La Funzione Pubblica CGIL Ferrara manifesta profonda preoccupazione per la grave situazione che si sta verificando presso il servizio di procreazione medicalmente assistita (PMA) dell’Ospedale del Delta.
Una Situazione Allarmante
Recentemente, anche la stampa ha dato notizia della sospensione disciplinare di due dirigenti dell’Unità Operativa. Il primo dirigente è stato sanzionato per minacce, violenza verbale e danneggiamenti, mentre il secondo per omessa vigilanza su tali comportamenti, aggravati da offese sessiste. Si tratta di un gravissimo episodio di violenza di genere che getta un’ombra inquietante sul nostro sistema sanitario.
Conseguenze Gravi sul Personale
La violenza e il clima di intimidazione hanno provocato un’escalation di dimissioni tra il personale sanitario, con numerose lavoratrici e lavoratori che, esasperati, hanno chiesto di essere trasferiti ad altri reparti. Nonostante le ripetute segnalazioni, l’Azienda Sanitaria sembra non aver dato risposte chiare e concrete per sanare questa situazione.
Rientro Controverso e Pressioni Inaccettabili
In un contesto già compromesso, uno dei due dirigenti sospesi è rientrato in servizio. Contestualmente, la dottoressa che aveva avuto il coraggio di denunciare la violenza subita è stata convocata dall’azienda. Durante l’incontro le è stato riferito che esisterebbe un’incompatibilità dichiarata dal dirigente rientrato e le è stato chiesto di valutare un trasferimento. A peggiorare la situazione, l’azienda ha inviato una comunicazione poco chiara, prospettando l’apertura di un “verosimile” ambulatorio nella sede di via Boschetto, nella Città Metropolitana di Ferrara.
La Denuncia della FP CGIL Ferrara
La FP CGIL Ferrara ribadisce il proprio impegno nel tutelare la dipendente in tutte le sedi opportune. Non è tollerabile che chi ha denunciato episodi di violenza di genere sia ora sottoposto a nuove pressioni e rischi l’allontanamento dal proprio posto di lavoro.
Chiediamo con forza al Presidente De Pascale, all’Assessore regionale alla sanità Fabi e alla Direttrice Generale Natalini di intervenire con decisione a difesa della legalità, della trasparenza e della dignità di tutte le lavoratrici e lavoratori del Servizio Sanitario Regionale.