Sciopero Hera: Meno Finanza, Più Investimenti per i Lavoratori

Introduzione

In un’epoca in cui la discussione su come le grandi aziende gestiscono finanziamenti e investimenti è sempre più accesa, la situazione all’interno di Hera ha raggiunto un punto di svolta. Lo sciopero di ieri proclamato dai lavoratori di Hera sottolinea una crescente richiesta di un cambio di rotta: meno finanza e più investimenti strategici.

Protesta e Presidio: Una Giornata di Sciopero

Ieri, circa 400 lavoratori di Hera provenienti da tutta la regione hanno partecipato a una giornata di sciopero, organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel-Cisal. La manifestazione si è svolta davanti alla sede centrale di Hera a Bologna in viale Berti Pichat. Tra i partecipanti erano presenti anche una ventina di operaie de La Perla.

Le Ragioni dello Sciopero

La protesta nasce dal fatto che troppo denaro vada verso gli “extra-profitti” a scapito degli investimenti reali che potrebbero beneficiare sia i lavoratori sia la continuità e la qualità dei servizi offerti da Hera. L’azienda afferma che nel 2023 sono stati investiti 900 milioni di euro, un aumento del 21% rispetto all’anno precedente. I sindacati sottolineano un’altissima adesione allo sciopero nei reparti operativi, con punte del 90% a Bologna, indicando un diffuso malcontento tra i dipendenti.

Conclusioni

L’evento di ieri non è solo un segnale di tensione interna, ma anche un chiaro messaggio verso la necessità di un cambiamento nell’approccio alla gestione finanziaria. I lavoratori di Hera chiedono un impegno più marcato nella strategia industriale, che consideri gli investimenti non solo come cifre su un bilancio, ma come reali miglioramenti nelle condizioni di lavoro e nei servizi.


Per una nuova stagione del Lavoro e dei Diritti, 6 maggio manifestazione interregionale a Bologna

Abbiamo deciso di avviare nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione unitaria realizzando una generalizzata campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori. Per questo abbiamo indetto tre manifestazioni interregionali. Lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati, cittadine e cittadini sono chiamati a partecipare alla

MANIFESTAZIONE DEL 6 MAGGIO 2023 CHE SI TERRÀ A BOLOGNA

Con questa mobilitazione intendiamo sostenere le richieste unitarie che abbiamo avanzato nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali ed occupazionali.

ORA SONO NECESSARIE RISPOSTE CONCRETE SU:

  • Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
  • Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
  • Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
  • Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
  • Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
  • Riforma del sistema previdenziale;
  • Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.