Nonostante il dato non sia ancora consolidato a causa di numerose “difficoltà” riscontrate nell’inserimento della causale “sciopero” all’interno della procedura self service (non a caso la problematica delle procedure era ed è tra i pilastri della mobilitazione), e nonostante quanti hanno remato inutilmente contro fino all’ultimo istante, lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici dell’INAIL è stato un successo eclatante. Soprattutto in Emilia-Romagna dove hanno scioperato più di un dipendente su due, media superiore al dato nazionale!
Il dato complessivo, al netto delle assenze per altri motivi, sfiora il 50%: ciò significa che un lavoratore/lavoratrice su due ha scioperato dando energia alla voce delle Organizzazioni Sindacali, con un’adesione che raggiunge il 52% circa tra il personale delle AREE e il 60% tra i MEDICI.
Un successo tale da risultare inimmaginabile persino per noi che pure abbiamo toccato con mano, nelle tante e partecipatissime assemblee, il malcontento e la rabbia di un personale che pur ridotto all’osso e nonostante le procedure non funzionanti, effettua quotidianamente i salti mortali per cercare di restituire un servizio pubblico di qualità ai cittadini.
Un risultato che dà la cifra della dignità e del senso di responsabilità del Personale dell’Istituto che, evidentemente, non intende abbassare la testa né rassegnarsi a un Ente agonizzante, a procedure e condizioni di lavoro insostenibili o ad ammalarsi per lavoro.
Una forza potente da portare con noi ai tavoli con i Vertici dell’Istituto, dove mai come oggi il mandato è chiaro: le cose devono cambiare!
Il percorso è certamente lungo e difficile e lo sciopero ne ha rappresentato una importante tappa, non l’ultima.
Una tappa che ci restituisce una importante certezza… la forza con cui il Personale ha voluto sostenere: Noi ci siamo, Noi non molliamo!