Nel pomeriggio di martedì 5 marzo si è svolto un ulteriore incontro con il Gruppo Hera.
L’azienda ha confermato le timide aperture, già anticipate al tavolo Ministeriale, su alcuni dei temi da noi posti.
Non sono però arrivate risposte positive sui temi a nostro avviso fondamentali, come: Organici, Sviluppo Professionale, Riorganizzazioni, Sicurezza, Appalti e CCNL applicati. Temi che impattano sul futuro del Gruppo, sul benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e sui servizi alla cittadinanza.
Riteniamo pertanto che l’esito dell’incontro non sia soddisfacente e le posizioni ancora molto distanti.
Il 19 marzo è stato convocato il Coordinamento Nazionale delle RSU del Gruppo Hera per valutare le azioni da mettere in campo e che ha deciso di proseguire con lo stato di agitazione. Abbiamo inoltre inviato richieste di incontro urgenti con la Proprietà Pubblica, in particolare ai Sindaci dei Comuni di Bologna, Ravenna, Modena, Imola, Trieste e Padova e ai consiglieri di amministrazione nominati dai soci pubblici, per evidenziare i vari temi che stanno causando riflessi negativi sulla qualità dei servizi prestati, sulla natura del lavoro dei dipendenti – anche dell’indotto – e sul rapporto del Gruppo con i territori serviti.
Le crescenti preoccupazioni, anche relative alla perdurante riduzione di politiche industriali e di sviluppo a scapito di strategie di natura esclusivamente finanziaria, necessitano di un un confronto tra tutti gli “stakeholders”, in particolare quelli pubblici con il maggior azionariato e con un ruolo rilevante nelle scelte strategiche dell’impresa, affinché il Gruppo Hera possa essere nuovamente un riferimento forte per il territorio e per tutti gli addetti, come immaginato dagli azionisti di parte pubblica fin dalla sua istituzione.
Ribadiamo la volontà di non sottrarci al confronto con l’azienda, ma le risposte che ci attendiamo continuano a non arrivare e il cambio di passo che auspichiamo da mesi è ancora molto lontano.
La vertenza pertanto continua!