Le festività sono alle porte, ma per l’Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) di Imola, le criticità di organico sembrano essere un ospite indesiderato che ritorna ciclicamente. In un periodo segnato non solo dalle celebrazioni, ma anche da un picco di influenze, emergono le sfide che il personale dell’Ausl Imola sta affrontando con determinazione.
Coperta Corta e Ritardi Organici
Il problema fondamentale è la nota “coperta corta,” che comporta ritardi sistematici rispetto alle dotazioni organiche necessarie. La Medicina A e B attualmente si trova in una situazione critica a causa di una forte defezione di personale, richiedendo il supporto di altri reparti per far fronte alle esigenze emergenti. Tuttavia, questa soluzione crea a sua volta difficoltà nei reparti di provenienza, con lunghe e stressanti pause nei turni di riposo.
Sfide Durante le Festività
Il periodo festivo invernale, noto per le sue criticità, vede la maggior parte dei reparti di degenza senza ferie programmate, garantendo solo qualche giorno di recupero e festività. Questo approccio si scontra con la necessità di garantire un equo riposo compensativo, evidenziando disuguaglianze nella gestione delle festività godute. Nel reparto di ortopedia, in particolare, persistono situazioni problematiche riguardanti l’organizzazione delle presenze e delle ferie.
Situazioni Critiche e Fantasiose Organizzazioni
Sorge l’interrogativo sulle assunzioni di personale infermieristico previste dal mese di gennaio in poi e su come il personale attuale sarà gestito fino ad allora. La criticità si accentua con l’apertura del Centro di Assistenza Urgenza (Cau), destinato a utilizzare personale già assegnato ad altri servizi. Questo pone una sfida: come garantire un potenziamento dei servizi senza un parallelo potenziamento del personale disponibile?
Prospettive Future
Il Cau dovrebbe rappresentare un’opportunità supplementare per i cittadini, ma deve essere gestito senza compromettere ulteriormente gli altri reparti ospedalieri. La crescita dei servizi deve essere accompagnata da un investimento nella risorsa più preziosa: il personale. Solo così sarà possibile garantire un’assistenza di qualità, mantenendo un equilibrio tra le esigenze emergenti e la gestione oculata delle risorse umane.