Concorso al Ministero della Giustizia per 3.954 persone
Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico su base distrettuale per il reclutamento a tempo determinato di 3.946 unità di personale non dirigenziale dell’Area funzionari, con il profilo di Addetto all’Ufficio per il processo. Il personale sarà così suddiviso:
- Codice CASS– Corte di Cassazione n°95 unità
- Codice AN – Distretto della Corte di Appello di Ancona n°51 unità
- Codice BA – Distretto della Corte di Appello di Bari n°121 unità
- Codice BO – Distretto della Corte di Appello di Bologna n°196 unità
- Codice BS – Distretto della Corte di Appello di Brescia n°139 unità
- Codice CA – Distretto della Corte di Appello di Cagliari n°127 unità
- Codice CL– Distretto della Corte di Appello di Caltanissetta n°38 unità
- Codice CB – Distretto della Corte di Appello di Campobasso n°21 unità
- Codice CT – Distretto della Corte di Appello di Catania n°120 unità
- Codice CZ – Distretto della Corte di Appello di Catanzaro n°150 unità
- Codice FI – Distretto della Corte di Appello di Firenze n°205 unità
- Codice GE – Distretto della Corte di Appello di Genova n°146 unità
- Codice AQ -Distretto della Corte di Appello dell’Aquila n°88 unità
- Codice LE – Distretto della Corte di Appello di Lecce n°92 unità
- Codice ME – Distretto della Corte di Appello di Messina n°41 unità
- Codice MI – Distretto della Corte di Appello di Milano n°347 unità
- Codice NA – Distretto della Corte di Appello di Napoli n°460 unità
- Codice PA – Distretto della Corte di Appello di Palermo n°157 unità
- Codice PG – Distretto della Corte di Appello di Perugia n°47 unità
- Codice PZ – Distretto della Corte di Appello di Potenza n°58 unità
- Codice RC – Distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria n°91 unità
- Codice RM – Distretto della Corte di Appello di Roma n°494 unità
- Codice SA – Distretto della Corte di Appello di Salerno n°93 unità
- Codice TO – Distretto della Corte di Appello di Torino n°260 unità
- Codice TS – Distretto della Corte di Appello di Trieste n°106 unità
- Codice Ve – Distretto della Corte di Appello di Venezia n°203 unità
La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNE/eIDAS, compilando il format di candidatura sul Portale “inPA”, disponibile all’indirizzo internet https://www.inpa.gov.it/ previa registrazione sullo stesso Portale, entro le ore 23.59 del 26 aprile 2024.
Come prepararsi al Concorso del Ministero della Giustizia
Puoi prepararti con la FP CGIL attraverso il corso specialistico che puoi trovare sul nostro sito concorsipubblici.fpcgil.it preparato finalizzato alla preparazione al concorso bandito dal Ministero della Giustizia. I contenuti formativi sono realizzati insieme a Forum PA – azienda leader nel campo della formazione relativa alla pubblica amministrazione – e con l’aiuto di docenti esperti e dirigenti pubblici che hanno prestato la loro professionalità. Video-lezioni registrate, materiale di approfondimento in formato PDF scaricabile, quiz ed esercitazioni. I contenuti del corso vanno dagli elementi di Diritto processuale civile a quelli di Diritto processuale penale, dal Diritto amministrativo e Costituzionale a nozioni sui Servizi di cancelleria.
Per usufruire dei corsi specifici o consultare tutti contenuti formativi della piattaforma accessibili nella sezione “Biblioteca dei Saperi” è necessario iscriversi alla piattaforma “Concorsi Con Te”, compilando il modulo di iscrizione. Se si è già tesserati alla Cgil, per seguire il corso sarà sufficiente registrarsi sul sito in modalità totalmente gratuita. Se non si è iscritti, la piattaforma prevede il versamento di una cifra irrisoria per accedere ai contenuti. Fatta la registrazione puoi liberamente accedere al corso.
Riorganizzazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: Impatti negativi su Reggio Emilia, Ferrara e Forlì-Cesena
La recente riorganizzazione proposta dal direttore Alesse dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sollevato preoccupazioni significative soprattutto negli uffici di Reggio Emilia, Ferrara e Forlì-Cesena. Queste modifiche, che sono un declassamento degli uffici territoriali menzionati, emergono in un periodo già critico per quanto riguarda la carenza di personale e sollevano dubbi sulla capacità dell’agenzia di mantenere livelli di prestazione efficienti e di alta qualità.
Le preoccupazioni non riguardano solo la qualità dei servizi, ma estendono il loro raggio d’azione anche sulle garanzie per il personale impiegato, con una potenziale riduzione dei livelli di sicurezza e stabilità lavorativa. La mancanza di comunicazioni chiare e dettagliate da parte della direzione dell’Agenzia ha ulteriormente alimentato l’insoddisfazione, lasciando lavoratori, sindacati e cittadini in attesa di risposte chiare e fondate.
Di fronte a questa situazione di incertezza, le assemblee dei lavoratori hanno deciso di rispondere con azioni concrete, nei territori coinvolti, cui faranno seguito iniziative di protesta, a partire dal presidio che si terrà il giorno 9 Aprile 2024 davanti gli uffici della sede di Ferrara.
Elezione dell'assemblea dei delegati del Fondo pensione Perseo Sirio 6-8 marzo
Scegli le nostre candidate e i nostri candidati
Dal 6 all’8 marzo 2024 – VOTA E FAI VOTARE LA LISTA DI FP CGIL, CISL FP, UIL FPL E UIL PA!
Dal 6 all’8 marzo p.v. si svolgeranno le elezioni dei 30 delegati per il rinnovo dell’Assemblea del fondo pensione Perseo Sirio. Per poter votare occorre essere in possesso delle credenziali contenute nel certificato elettronico disponibile nell’area riservata di ciascun associato iscritto al fondo. Coloro che non siano in possesso delle credenziali possono rivolgersi al numero verde 800.994.545 oppure effettuare il recupero tramite il sito web del fondo pensione stesso. Le operazioni di voto si svolgeranno attraverso la scheda elettorale elettronica, accedendo alla funzionalità “voto” disponibile sul sito web del fondo https://www.fondoperseosirio.it
Votare è importante!
Il voto rappresenta un momento di partecipazione importante alla vita del fondo pensione complementare messo a disposizione di tutti gli associati per poter eleggere, all’interno dell’Assemblea i propri rappresentanti. L’Assemblea dei Delegati, composta pariteticamente dai rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici associati e da quelli dei datori di lavoro, approva il bilancio e le modifiche statutarie ed elegge i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci, in possesso dei requisiti di professionalità previsti dalle norme di legge vigenti. Il Consiglio di Amministrazione è l’organo che amministra il Fondo pensione, ne decide la politica di investimento ed elegge al suo interno il Presidente.
La tua scelta conta!
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa invitano tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori iscritti al Fondo a sostenere la lista elettorale presentata congiuntamente. Fondo Perseo Sirio: un’opportunità fondamentale che garantisce una pensione adeguata per il tuo futuro!
TUTTE LE INFORMAZIONI SUL VOTO
CHI SONO GLI ASSOCIATI AL FONDO CHE POSSONO VOTARE?
Tutte le lavoratrici e i lavoratori associati al Fondo al 05/02/2024 hanno diritto ad eleggere i propri
rappresentanti all’interno dell’Assemblea dei Delegati del Fondo Perseo Sirio.
QUANDO SI VOTA?
Dalle ore 08.00 del 06/03/2024 alle ore 15.00 del 08/03/2024.
COME SI VOTA?
Il voto è esercitato esclusivamente per via elettronica e si esprime entrando nell’area riservata agli aderenti presente sul sito del Fondo. Il voto potrà essere espresso una sola volta e il sistema garantirà univocità e segretezza. Si può votare da qualunque computer, tablet e cellulare collegati ad internet.
Una volta entrato nella tua area riservata presente sul sito del Fondo Perseo Sirio:
− Seleziona il link >>> “Elezione assemblea dei delegati”
− Esprimi il voto compilando la scheda elettorale elettronica
− Utilizza il pulsante VOTA per verificare la scelta effettuata
− Conferma il tuo voto per renderlo definitivo utilizzando il tasto CONFERMA
− ESCI
Una volta espresso il voto il sistema ti informerà dell’avvenuta votazione e, contemporaneamente, inibirà la possibilità di votare nuovamente. Tutta la procedura di votazione garantisce la segretezza del voto e la trasparenza del risultato.
COSA DEVO FARE SE HO PERSO LE CREDENZIALI DI ACCESSO ALL’AREA RISERVATA?
Tieni a portata di mano il tuo Codice Fiscale e il numero di iscrizione al Fondo. Potrai ricevere la nuova password. Se non trovi il tuo numero di iscrizione al Fondo è possibile recuperarlo con la procedura guidata dall’Area Riservata qui: https://www.fondoperseosirio.it/sei-associato/
Concorso per 564 funzionari presso l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
MAXI-CONCORSO PRESSO L’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI PER L’ASSUNZIONE DI 564 RISORSE NELL’AREA DEI FUNZIONARI
C’è tempo fino al 12 marzo 2024 per inviare la tua domanda di partecipazione.
LINK AL SITO DEL CONCORSO
Come prepararsi al Concorso dell’Agenzia delle Dogane
Puoi prepararti con noi attraverso il corso specialistico che abbiamo preparato finalizzato alla preparazione al concorso pubblicato sul sito nazionale specializzato in Concorsi Pubblici della FP CGIL. I contenuti formativi sono realizzati insieme a Forum PA – azienda leader nel campo della formazione relativa alla pubblica amministrazione – e con l’aiuto di docenti esperti e dirigenti pubblici che hanno prestato la loro professionalità. Video-lezioni registrate, materiale di approfondimento in formato PDF scaricabile, quiz ed esercitazioni.
Per usufruire dei corsi specifici o consultare alcuni contenuti formativi della sezione “Biblioteca dei Saperi” è necessario iscriversi alla piattaforma “Concorsi Con Te”, compilando il modulo di iscrizione. Se si è già tesserati alla Cgil, per seguire il corso sarà sufficiente registrarsi sul sito in modalità totalmente gratuita. Fatta la registrazione puoi liberamente accedere al corso.
Continua lo stato di Agitazione al Centro Giustizia Minorile per l’Emilia Romagna e Marche
Lo hanno ribadito la FP CGIL di bologna assieme alle altre Organizzazioni Sindacali, in una nota inviata oggi 13 Febbraio al dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità.
Se si è risolta la questione del Comandante di Reparto, che finalmente, dopo molto tempo è stato assegnato, rispetto alla copertura adeguata di personale, ancora non ci siamo e gli operatori presenti sono costretti a numerosissime ore di straordinario.
L’attuale dotazione organica è quella prevista per la gestione di un solo piano e non per i due attualmente in funzione.
Il posto di servizio in Sala Regia, dotata di un computer non idoneo, non trova quasi mai la copertura di personale.
Rispetto alla prevista prossima assegnazione di personale e alla revisione delle piante organiche, valuteremo quello che affettivamente accadrà, considerato che prassi consolidata nel recente passato ha visto assegnare personale, ma contemporaneamente il trasferimento di altro personale in altre sedi. Prassi che di fatto non ha determinato in concreto un aumento di personale.
Non va certo meglio sul fronte condizioni della struttura.
Molti blindati risultano ancora privi di serrature ed alcune camere sono prive di cancello. Una camera è ancora priva di infissi.
Rispetto poi alla capienza dell’Istituto, appare irrisorio da parte di codesto Dipartimento segnalare che oggi il numero dei ristretti è poco al di sotto della capienza regolamentare. L’Istituto bolognese è tra quelli che subisce più ingressi durante il corso dell’anno ed il numero dei posti disponibili anche nel recente passato è stato più volte oltrepassato con le conseguenze che più volte abbiamo segnalato.
Infine, in merito ai prossimi lavori di ristrutturazione, dei quali c’è un evidente necessità, rimarchiamo una assoluta contrarietà all’esecuzione degli stessi con la popolazione detenuta presente in Istituto.
La nostra lettera al Ministro dell'Economia: preoccupazione per il conguaglio fiscale di febbraio
La FP CGIL ha recentemente inviato una lettera al Ministro dell’Economia per affrontare la questione del conguaglio fiscale che molti di voi potrebbero dover affrontare nella prossima busta paga di febbraio.
La lettera, indirizzata al Ministro dell’Economia, esprime preoccupazione per il conguaglio fiscale che rischia di colpire numerosi dipendenti pubblici, gestiti dal sistema NoiPa. Si sottolinea come le insufficienti trattenute fiscali effettuate durante l’anno abbiano portato a un debito fiscale elevato, con conseguente impossibilità di rateizzazione per molti lavoratori.
La situazione è ulteriormente complicata dalla decisione unilaterale del governo di anticipare le rivalutazioni degli anticipi contrattuali del 2024 con l’ultima mensilità di dicembre 2023, aggravando così il disagio finanziario dei dipendenti pubblici.
La FP CGIL chiede al Ministro dell’Economia di adottare specifiche iniziative per consentire la rateizzazione del debito fiscale o valutare altre misure atte a mitigare questa difficile situazione che coinvolge numerosi lavoratori e le loro famiglie.
È importante che siate informati su questa comunicazione e sulle azioni che il sindacato sta intraprendendo per tutelare gli interessi dei dipendenti del pubblico impiego.
Gli indirizzi del CIV dell’INPS sulla liquidazione dei Trattamenti di fine servizio
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS il 23 gennaio scorso ha adottato un’importante deliberazione, la n. 2/2024, sui Trattamenti di fine servizio e fine rapporto dei pubblici dipendenti, riguardante anche le anticipazioni TFS/TFR da parte del Fondo Welfare, e le liquidazioni per gli iscritti ai fondi di previdenza negoziale Perseo Sirio ed Espero.
La problematica relativa ai lunghi tempi di erogazione per queste prestazioni, già presente nei documenti programmatici del CIV, è stata, infatti, ulteriormente evidenziata dalla sentenza della Corte Costituzionale – la n. 130 del 23 giugno 2023 – con la quale si rivolge un esplicito invito al Legislatore affinché individui in tempi ragionevoli i mezzi e le modalità di attuazione di un intervento riformatore in materia.
Il CIV, raccogliendo le segnalazioni provenienti delle Federazioni Nazionali dei Pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL e dalle Federazioni sindacali di categoria, sulla base dei dati e delle informazioni offerte dalle competenti Direzioni centrali dell’INPS, ha rilevato che l’iter di erogazione del TFR e del TFS e della nuova prestazione di “anticipo TFS e TFR” subisce attualmente significativi ritardi determinati non solo dalla normativa, ma da altri fattori, come la carenza di personale dedicato a tale attività e una insufficiente formazione degli operatori.
Ciò sta determinando, soprattutto in alcune realtà territoriali, un parallelo incremento del contenzioso.
A conferma di tali difficoltà, si evidenzia il fatto che le domande totali di anticipazioni del TFS/TFR presentate dai lavoratori dal 1° febbraio al 12 dicembre 2023 sono state n.17.539, quelle respinte n. 6.195, quelle in lavorazione n.9.138 e quelle lavorate n.2.216.
Pertanto il CIV, oltre a sollecitare un intervento normativo che consenta ai lavoratori pubblici di ottenere la prestazione in tempi accettabili, ha chiesto agli organi di gestione dell’Istituto di elaborare tempestivamente un progetto specifico per ridurre i tempi di erogazione dei trattamenti di fine servizio e fine rapporto, delle anticipazioni e dei versamento ai fondi di previdenza negoziale.
Maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità: controlla la tua posizione individuale
La recente sentenza n. 4 dell’11 gennaio 2024 della Corte Costituzionale ha sollevato interrogativi significativi sul riconoscimento della maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità (RIA). L’art. 51, comma 3 della legge n. 388/2000, dichiarato incostituzionale, aveva escluso la proroga al 31 dicembre 1993 per la maturazione dell’anzianità di servizio ai fini della maggiorazione RIA. In questo articolo, esamineremo la vicenda e le implicazioni della sentenza, offrendo supporto ai lavoratori interessati.
Il Contesto Giuridico
La sentenza della Corte Costituzionale ha messo in discussione l’interpretazione dell’art. 51, comma 3 della legge n. 388/2000, escludendo la proroga al 31 dicembre 1993 per la maturazione dell’anzianità di servizio ai fini della maggiorazione RIA. Questo implica un riesame della situazione per i lavoratori che avevano fatto ricorso sulla base di tale norma interpretativa.
La Storia della Maggiorazione RIA
Partiamo dal DPR 44/1990, che prevedeva la maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità (RIA) per i dipendenti dei ministeri. La legge prevedeva importi crescenti in base alle qualifiche funzionali e all’anzianità di servizio. Tuttavia, la legge n. 388/2000 limitò i benefici della maggiorazione alle anzianità maturate entro il 1990.
La Proroga e la Controversia
Il decreto legge n. 384 del 1992 prorogò gli effetti del DPR 44/1990 fino al 31 dicembre 1993. Questo generò la richiesta di riconoscimento della maggiorazione RIA per i lavoratori che avevano maturato l’anzianità nel triennio 1991/1993. La legge n. 388/2000 limitò ulteriormente i benefici, escludendo le anzianità maturate dopo il 1990.
L’Incostituzionalità dell’Esclusione
La Corte Costituzionale, con la sua sentenza, ha giudicato incostituzionale l’esclusione dei benefici della maggiorazione RIA per le anzianità maturate dopo il 1990. Questa decisione rappresenta una possibile interferenza del legislatore nei confronti di giudizi ancora in corso, violando principi fondamentali dello stato di diritto e del giusto processo.
Impatti e Prospettive Future
La sentenza avrà sicuramente impatti sui giudizi pendenti, ma la situazione rimane controversa per i lavoratori il cui ricorso è stato respinto sulla base della norma interpretativa. La Funzione Pubblica CGIL offre supporto per una valutazione personalizzata della situazione, invitando i lavoratori interessati a mettersi in contatto con i delegati CGIL.
La sentenza della Corte Costituzionale ha portato una ventata di cambiamento nella discussione sulla maggiorazione RIA. Per comprendere appieno le implicazioni e valutare le possibilità di ricorso, è essenziale ottenere una valutazione personalizzata della propria situazione attraverso la Funzione Pubblica CGIL.
MAGGIORAZIONE RIA – CONTROLLA LA TUA POSIZIONE! AFFIDATI ALLA FP CGIL
Chi riguarda?
Lavoratrici e lavoratori dei Ministeri che hanno maturato almeno 5 anni di anzianità entro il 31.12.1993, sia coloro che hanno fatto ricorso a suo tempo, sia coloro che non l’hanno fatto (in questo caso i requisiti sono maturazione di 5, 10, 20 anni di anzianità nel biennio 91/93).
Lavoratrici e lavoratori degli ex enti pubblici non economici che avevano acquisito esperienza professionale permanendo nella stessa qualifica per un periodo non inferiore a 6 anni, quattro per la IX qualifica, alla data del 1 luglio 1988 o al maturare della stessa anzianità minima nell’arco della vigenza contrattuale.
Cosa occorre fare?
L’interessata/o deve presentare domanda di ricostruzione di carriera al proprio ufficio personale. La FP CGIL ti aiuta su questo punto mettendoti a disposizione l’apposita modulistica e l’assistenza per la compilazione.
Crisi all'Ispettorato del Lavoro: l'incontro con la Ministra senza Ministra
Come FP CGIL Emilia-Romagna siamo molto preoccupati circa la critica situazione che sta vivendo l’Ispettorato del Lavoro, e ci rivolgiamo direttamente al governo in cerca di giustizia ed equità.
Le rassicurazioni ricevute nelle scorse settimane si sono rivelate vane. Gli arretrati della perequazione sono parzialmente riconosciuti solo grazie a un emendamento governativo che sottrae l’indennità una tantum precedentemente riconosciuta. La riduzione del salario accessorio del personale, causata dall’aumento del personale e dai limiti normativi, è stata ignorata dal Governo.
Abbiamo chiesto negli scorsi mesi un incontro urgente per portare la situazione direttamente al Governo e alla Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché si affrontino le criticità attuali.
Nella giornata di mercoledì 13 dicembre si è tenuto l’incontro con la Ministra del Lavoro. Peccato che la Ministra non vi abbia partecipato.
Erano comunque presenti rappresentanti del Ministero che hanno messo la faccia -di questo diamo loro atto -nel provare a convincerci che l’emendamento governativo sugli arretrati della perequazione fosse una cosa buona.
Addirittura, la parte datoriale ha rappresentato lo scomputo dell’una tantum dagli arretrati della perequazione come un fatto “ovvio”, in quanto l’una tantum sarebbe stata, a loro dire, un anticipo sulla perequazione.
Sappiamo bene che-come recita un vecchio proverbio-l’acquaiolo deve sempre rispondere che l’acqua è fresca, anche se così non è.
Tuttavia, ribadiamo che l’indennità ex art. 32 bis del DL 50/2022 è stata riconosciuta al personale dell’INL non come anticipo sulla perequazione, bensì come “riconoscimento all’impegno straordinario richiesto per il contrasto del lavoro sommerso, per la vigilanza sul rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’attuazione delle misure previste dal PNRR“.Come si legge dal testo della norma, quindi, non è presente alcun riferimento alla perequazione e lo scomputo dell’annualità 2022 è comprensibile solo in termini di risparmio di finanza pubblica sulle tasche dei lavoratori dell’Ispettorato.
Abbiamo evidenziato nuovamente l’urgenza di intervenire sul salario accessorio del personale, che già dal 2023 subirà una fortissima riduzione dovuta all’ingresso di centinaia di nuovi lavoratori. Su questo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta specifica se non un rinnovo generico dell’impegno ad attivarsi e provare a risolvere il problema per via normativa.
Da parte nostra ribadiamo che è fondamentale il riconoscimento -a livello politico -del ruolo sociale svolto dall’INL. Infatti la sicurezza sul lavoro per noi non è soltanto un tema sul quale dare fiato a vuota retorica nelle troppe occasioni di lutto. Se vogliamo combattere davvero questa piaga tremenda allora abbiamo bisogno di maggiori risorse e strumenti per coloro che vigilano sul corretto svolgimento delle attività lavorative.
È questo l’impegno che finora è mancato e non solo da parte di questa compagine governativa.Riguardo alle dotazioni strumentali qualche primo passo sembra forse muoversi, ma aspettiamo di vedere i fatti, prima di esultare, visti i precedenti: pare siano arrivati duemila nuovi portatili per il personale neoassunto in questi mesi.Il 20 dicembre prossimo speriamo anche di sapere quando saranno distribuiti.
Riguardo ai cellulari e alle schede di servizio per tutto il personale sembrerebbe che l’ordine parta entro fine anno e che questa dotazione potrebbe quindi arrivare entro marzo2024. Non aspetteremo certo marzo 2024 per chiedere se la procedura stia andando avanti e la tempistica sia rispettata.
Nessuna novità, invece, per i programmi di elaborazione delle buste paga, che da anni si chiede.Occorrerà continuare ad arrangiarsi, ma fino a quando? Che immagine si pensa venga data all’esterno di un Ente che dovrebbe difendere i lavoratori e non è neanche in grado di quantificare le somme ad essi spettanti?
Al termine di questo incontro possiamo ribadire che, per quanto riguarda la FP CGIL, la vertenza INL con le questioni che ne sono alla base, lo stato di agitazione e la mobilitazione non sono affatto chiuse, anzi!
Aspettiamo, quindi, di avere una convocazione nelle prossime settimane per capire come si intenda risolvere il tema della riduzione del salario accessorio del personale e come si intenda rendere INL un soggetto finalmente riconosciuto e competitivo nel panorama della Pubblica Amministrazione.
Tutele per chi tutela: presidio davanti all'Ispettorato Territoriale del Lavoro in vista dello Sciopero
Mercoledì 25 ottobre, FP CGIL Ferrara, ha promosso insieme alle altre sigle sindacali un incontro davanti all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ferrara dalle 10 alle 12 in preparazione dello sciopero del 30 ottobre.
In un contesto in cui il dibattito sulla sicurezza sul lavoro è sempre più acceso e le tragiche “morti bianche” continuano a essere al centro della discussione politica, i lavoratori dell’ispettorato si trovano ad affrontare difficoltà significative. Nonostante l’attenzione rivolta a questo settore, ancora oggi, essi attendono l’adeguamento salariale previsto per i colleghi del ministero. Questo presidio rappresenta un grido d’allarme, mettendo in evidenza la necessità di azioni concrete per migliorare le condizioni di chi si occupa della sicurezza sul lavoro.
La disorganizzazione, gli organici ridotti e le insufficienze strutturali e organizzative sono solo alcune delle sfide che affliggono questo settore. Il presidio mira a sollecitare azioni concrete per affrontare queste problematiche e garantire tutele a chi si impegna per la sicurezza sul lavoro.
Il presidio rappresenta un segnale forte e urgente. La sicurezza sul lavoro è una questione di vitale importanza, e coloro che sono incaricati di vigilare su di essa meritano il nostro sostegno e riconoscimento. “Tutele per chi tutela” richiama l’attenzione sulla necessità di migliorare le condizioni di lavoro per i lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro, affinché possano svolgere il loro compito in modo efficace e sicuro. La questione della sicurezza sul lavoro non può essere trascurata, e questo presidio è un passo importante verso un cambiamento positivo.