Un articolo di Bologna Today
Stanno operando da giorni per prestare soccorso a più di 35.000 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione, per fiumi e corsi d’acqua esondati, con 58 allagamenti in più di 40 comuni; attualmente. E poi le frane, circa 300, le strade chiuse, più di 500.
Non c’è riposo per i Vigili del fuoco e il Comando Provinciale di Bologna è impegnato nel supportarne più di 1000, di cui più di 600 provenienti da altre regioni, che hanno operato oltre 4 mila interventi (con il salvataggio mediante elicotteri di centinaia di persone) e “che svolgono con la consueta competenza e professionalità, sempre accompagnata da quel tratto di umanità che li caratterizza” scrive in una nota Salvatore Bianco di FP Cgil.
Il sindacato stima che in questa prima fase di messa in sicurezza delle persone e delle cose, i soccorritori
acquatici sono circa 300, una sessantina tra sommozzatori e SAF (Speleo Alpino Fluviali): “Nella complessa macchina dei soccorsi pubblici, i Vigili del fuoco rappresentano un ingranaggio fondamentale e irrinunciabile – continua Bianco – Si farebbe torto al loro impegno se si indugiasse nella retorica degli eroi senza denunciare una volta di più la grave carenza di uomini e di mezzi in cui si trovano ad operare, senza alcun piano organico di assunzioni come per la restante parte della PA, a cui si aggiunge lo scandalo della mancata copertura assicurativa INAIL, come segnalato negli scorsi giorni da Mauro Giulianella, responsabile nazionale dei vigili del fuoco della FP CGIL”.
Nel ringraziali per il loro prezioso lavoro quotidiano di cura ed assistenza alle persone, Fp Cgil ribadisce la necessità di avere risposte concrete e rapine e chiede “al Governo e alle Istituzioni di fare fino fondo la loro parte”.