La Fp Cgil Imola, insieme ai rappresentanti RSU, ha deciso di non sottoscrivere l’accordo con l’AUSL di Imola sulla “Finalizzazione delle risorse dei fondi per l’anno 2024 – Primo stralcio”, a differenza delle altre organizzazioni sindacali.
La decisione è motivata dalla mancanza di coerenza nell’allocazione di 120 mila euro per progetti individuali, senza garantire una distribuzione equa della produttività tra tutti i dipendenti, mantenendo le quote del 2023.
Il disaccordo si estende anche alla modalità con cui si richiede di destinare queste risorse prima di stabilire i criteri e le quote annuali, che verranno discussi solo entro giugno 2024, successivamente alla firma dell’accordo prevista per il 6 maggio 2024. La Fp Cgil si interroga su come sia possibile accettare una riduzione del salario accessorio quando non si registrano miglioramenti nelle condizioni lavorative, mentre i carichi di lavoro e le pressioni continuano ad aumentare.
Il malcontento cresce anche per l’aumento del tempo di attesa per il personale entrante tramite graduatorie, aggravando la situazione di chi già opera in condizioni difficili, come nel blocco operatorio, dove si superano le sette reperibilità mensili stabilite dal CCNL. La situazione è resa ancora più critica dalla mancanza di personale dedicato, come evidenziato dalla grave carenza di tecnici di radiologia.
Nonostante queste sfide, la Fp Cgil e la RSU hanno concordato sulla destinazione di 350 mila euro per i DEPP (valorizzazione della professionalità acquisita) a partire dal 1° gennaio 2024, in linea con l’accordo regionale che prevede strumenti per la crescita professionale del personale sanitario della Regione Emilia Romagna.
In conclusione, la Fp Cgil e la RSU si riserveranno di valutare complessivamente la situazione durante la contrattazione integrativa per il “Secondo stralcio dei fondi 2024”, decidendo se procedere alla firma completa dell’accordo o avviare una mobilitazione del personale.