Come FP CGIL Emilia-Romagna siamo molto preoccupati circa la critica situazione che sta vivendo l’Ispettorato del Lavoro, e ci rivolgiamo direttamente al governo in cerca di giustizia ed equità.
Le rassicurazioni ricevute nelle scorse settimane si sono rivelate vane. Gli arretrati della perequazione sono parzialmente riconosciuti solo grazie a un emendamento governativo che sottrae l’indennità una tantum precedentemente riconosciuta. La riduzione del salario accessorio del personale, causata dall’aumento del personale e dai limiti normativi, è stata ignorata dal Governo.
Abbiamo chiesto negli scorsi mesi un incontro urgente per portare la situazione direttamente al Governo e alla Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché si affrontino le criticità attuali.
Nella giornata di mercoledì 13 dicembre si è tenuto l’incontro con la Ministra del Lavoro. Peccato che la Ministra non vi abbia partecipato.
Erano comunque presenti rappresentanti del Ministero che hanno messo la faccia -di questo diamo loro atto -nel provare a convincerci che l’emendamento governativo sugli arretrati della perequazione fosse una cosa buona.
Addirittura, la parte datoriale ha rappresentato lo scomputo dell’una tantum dagli arretrati della perequazione come un fatto “ovvio”, in quanto l’una tantum sarebbe stata, a loro dire, un anticipo sulla perequazione.
Sappiamo bene che-come recita un vecchio proverbio-l’acquaiolo deve sempre rispondere che l’acqua è fresca, anche se così non è.
Tuttavia, ribadiamo che l’indennità ex art. 32 bis del DL 50/2022 è stata riconosciuta al personale dell’INL non come anticipo sulla perequazione, bensì come “riconoscimento all’impegno straordinario richiesto per il contrasto del lavoro sommerso, per la vigilanza sul rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’attuazione delle misure previste dal PNRR“.Come si legge dal testo della norma, quindi, non è presente alcun riferimento alla perequazione e lo scomputo dell’annualità 2022 è comprensibile solo in termini di risparmio di finanza pubblica sulle tasche dei lavoratori dell’Ispettorato.
Abbiamo evidenziato nuovamente l’urgenza di intervenire sul salario accessorio del personale, che già dal 2023 subirà una fortissima riduzione dovuta all’ingresso di centinaia di nuovi lavoratori. Su questo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta specifica se non un rinnovo generico dell’impegno ad attivarsi e provare a risolvere il problema per via normativa.
Da parte nostra ribadiamo che è fondamentale il riconoscimento -a livello politico -del ruolo sociale svolto dall’INL. Infatti la sicurezza sul lavoro per noi non è soltanto un tema sul quale dare fiato a vuota retorica nelle troppe occasioni di lutto. Se vogliamo combattere davvero questa piaga tremenda allora abbiamo bisogno di maggiori risorse e strumenti per coloro che vigilano sul corretto svolgimento delle attività lavorative.
È questo l’impegno che finora è mancato e non solo da parte di questa compagine governativa.Riguardo alle dotazioni strumentali qualche primo passo sembra forse muoversi, ma aspettiamo di vedere i fatti, prima di esultare, visti i precedenti: pare siano arrivati duemila nuovi portatili per il personale neoassunto in questi mesi.Il 20 dicembre prossimo speriamo anche di sapere quando saranno distribuiti.
Riguardo ai cellulari e alle schede di servizio per tutto il personale sembrerebbe che l’ordine parta entro fine anno e che questa dotazione potrebbe quindi arrivare entro marzo2024. Non aspetteremo certo marzo 2024 per chiedere se la procedura stia andando avanti e la tempistica sia rispettata.
Nessuna novità, invece, per i programmi di elaborazione delle buste paga, che da anni si chiede.Occorrerà continuare ad arrangiarsi, ma fino a quando? Che immagine si pensa venga data all’esterno di un Ente che dovrebbe difendere i lavoratori e non è neanche in grado di quantificare le somme ad essi spettanti?
Al termine di questo incontro possiamo ribadire che, per quanto riguarda la FP CGIL, la vertenza INL con le questioni che ne sono alla base, lo stato di agitazione e la mobilitazione non sono affatto chiuse, anzi!
Aspettiamo, quindi, di avere una convocazione nelle prossime settimane per capire come si intenda risolvere il tema della riduzione del salario accessorio del personale e come si intenda rendere INL un soggetto finalmente riconosciuto e competitivo nel panorama della Pubblica Amministrazione.