La CGIL, insieme a un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche, ha organizzato e portato avanti con grande successo una manifestazione nazionale a Roma il 24 giugno. Migliaia di lavoratori, cittadini e attivisti si sono uniti in questa straordinaria dimostrazione di forza e solidarietà per difendere il diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per promuovere il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale.
Siamo stati entusiasti di vedere una così ampia partecipazione e di ricevere il supporto di così tante persone, tutte unite dalla consapevolezza che la salute è un diritto fondamentale per ogni individuo e per l’intera comunità. Abbiamo preso posizione per proteggere e rafforzare il nostro Servizio Sanitario Nazionale, che rappresenta uno dei pilastri fondamentali della nostra società e del nostro benessere collettivo.
Nella splendida cornice di Piazza della Repubblica, alle ore 10 del mattino, ci siamo radunati per dare voce a questa importante causa. Il corteo si è poi mosso verso Piazza del Popolo, dove abbiamo ascoltato interventi appassionati e motivanti dal palco, inclusa la conclusione del discorso del segretario generale della CGIL, Maurizio Landini.
Abbiamo sollevato diverse questioni cruciali che riguardano la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. È inaccettabile che ancora oggi vi siano così tante vittime di infortuni e malattie professionali, e siamo determinati a porre fine a questa situazione.
La nostra lotta si è concentrata su dieci priorità chiave, che necessitano di un intervento urgente da parte delle istituzioni. Abbiamo chiesto una campagna di controlli straordinaria per assicurarci che tutte le aziende rispettino le norme di sicurezza e di legalità, e abbiamo sottolineato l’importanza di investire in personale specializzato per monitorare e prevenire tali situazioni.
Abbiamo richiesto di non concedere finanziamenti alle imprese che non rispettano i diritti dei lavoratori e le norme di salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, abbiamo proposto l’istituzione di una patente a punti per l’accesso alle gare di appalto pubbliche, in modo da garantire che solo le aziende che rispettano tali norme possano partecipare.
Abbiamo evidenziato la necessità di investire maggiormente nella ricerca sull’incidenza degli infortuni e delle malattie professionali, per poter adottare misure sempre più efficaci nella loro prevenzione.
Riteniamo che l’educazione sia uno strumento cruciale per la prevenzione, per questo abbiamo proposto di introdurre l’insegnamento della sicurezza sul lavoro fin dai primi cicli scolastici.
La formazione e l’addestramento dei lavoratori sono diritti fondamentali che devono essere garantiti da leggi e normative adeguate. Per questo, abbiamo chiesto che venga assicurato il rispetto di tali diritti e che i datori di lavoro siano obbligati a fornire la formazione necessaria ai propri dipendenti.
Abbiamo sottolineato l’importanza di modificare le norme sugli appalti pubblici per garantire che le risorse necessarie per la salute e la sicurezza siano allocate in modo adeguato.
Infine, abbiamo chiesto di garantire l’autonomia e il ruolo centrale del medico competente nella salvaguardia della salute dei lavoratori.
Questa manifestazione è stata un momento di grande importanza per la CGIL e per tutti coloro che credono nel diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Siamo orgogliosi di aver promosso una mobilitazione così significativa e determinata, e continueremo a lottare per garantire un futuro migliore per i lavoratori e per l’intera società italiana.